Michele Tino – Belle Époque
Personnel:
Michele Tino – Alto Sax, Tenor Sax
Simone Graziano – Piano, Fender Rhodes, Synths
Gabriele Evangelista – Bass
Bernardo Guerra – Drums
Liner notes:
The realisation of a debut record carries with it a considerable amount of fear, doubt and second-guessing. Fundamentally, it is the act of leaving a first imprint of your journey, an impression that, regardless of how many people notice it, will remain indelible, if not in the history of music, undoubtedly in the story of the musician. All of these worries led me to postpone this moment for as long as possible up until the no longer tender age of 30. However to look on the positive side, the fact that this creation sees light relatively late embellishes it in some way, accentuating the uniqueness inherent in debut works. This uniqueness derives from the idea that in one’s first work, unlike in those that follow, the compositions cover a very broad span of time in the artist’s life, inevitably showing an evolution and therefore remarkable variety in terms of aesthetics, influences and artistic maturity.It ends up being like a photograph, clear while also partial, of the musician’s path from childhood to the realization of himself not only as an artist but also as an adult person.It is precisely this that my record wants to represent, a perhaps all too heterogeneous collection of images linked to different moments of life, to events, artistic or literary works that moved me, and portraits of people who have had an influence– positive, negative, or both– on my personal and musical development over these first 30 years.
La realizzazione del primo disco porta con sé una notevole quantità di paure, dubbi e ripensamenti. Si tratta di lasciare una prima traccia del proprio passaggio, una traccia che, indipendentemente da quante persone la noteranno, rimarrà indelebile, se non nella storia della musica, senza dubbio nella storia del musicista. Tutte queste preoccupazioni mi hanno portato a cercare di posticipare questo momento il più possibile, fino ad arrivare alla non più tenera età di trent’anni. Tuttavia, volendovi trovare un lato positivo, il fatto che questo lavoro veda la luce relativamente in ritardo in qualche modo lo impreziosisce, acuendone l’unicità che è propria delle opere prime. Questa unicità è data dal fatto che nella prima opera, a differenza di quelle che la seguiranno, le composizioni coprono un intervallo temporale molto ampio, mostrando inevitabilmente una evoluzione e dunque una notevole varietà in fatto di estetica, influenze, maturità artistica. Rappresenta dunque una fotografia, nitida se pur parziale, di un periodo molto lungo in cui si è svolto l’intero percorso che ha portato il musicista dall’infanzia fino alla realizzazione di se stesso, non solo come artista ma anche come persona adulta. E’ proprio questo che il mio disco vuole rappresentare, una raccolta molto, forse troppo eterogenea di immagini legate a diversi momenti di vita, ad avvenimenti, ad opere artistiche o letterarie che mi hanno colpito, ritratti di persone che hanno avuto un influsso, positivo, negativo o entrambi sul mio sviluppo personale e musicale di questi primi trent’anni.